Nel corso di un’attività disposta dal comandante Rosario Cannizzaro, finalizzata al rispetto delle normative sul commercio e sulla sicurezza dei prodotti, la sezione di “Giudiziaria” della Polizia Locale di Modica, diretta dal vice comandante Giorgio Ruta,
sabato ha individuato in Corso Umberto un venditore ambulante extracomunitario mentre era intento a vendere, in forma itinerante e a clienti occasionali, attrezzi da lavoro e utensili da cucina, tra cui motoseghe a scoppio e coltelleria varia. E’ stato constatato come la merce veniva venduta in assenza delle certificazioni previste e delle etichettature relative alla provenienza e alla composizione merceologica. Tali informazioni, contemplate dal codice del consumo, sono da considerarsi di rilevante importanza per la tutela della sicurezza e della salute dei consumatori. L’attività ispettiva si è conclusa col sequestro di attrezzi, ritenuti pericolosi per la salute.
A venderli era un marocchino, E.H.M., 40 anni, residente a Licata, che non è stato in grado di esibire alcuna documentazione che attestasse almeno la provenienza.
Nello specifico sono stati sequestrati una motosega di design tedesco, tre confezioni di coltelli per un complessivo di 21, e tre “raschia patate”.
La commercializzazione di questi articoli – spiega il Comandante Rosario Cannizzaro – è molto diffuso nelle zone rurali. Il prezzo con cui venivano venduti era molto conveniente, basti pensare che la motosega veniva proposta a poco meno di 60 euro. L’attività svolta della polizia locale di Modica nel settore della sicurezza dei prodotti, oltre a perseguire il fine di prevenire la vendita di articoli pericolosi, si pone anche l’obiettivo di evitare che il mercato sia condizionato e alterato da forme illegali di concorrenza”.
Oltre al sequestro della merce, l’africano è stato sanzionato ai sensi dell’art. 13 della legge 24.11.1981 n. 689. Dovrà pagare la somma di 40 mila euro ovvero il doppio del minimo(minimo 20 mila, massimo un milione di euro).
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