Una vicenda dai toni grotteschi quella che è finita all’attenzione dell’autorità giudiziaria alla quale la polizia locale di Modica ha inoltrato oggi il fascicolo d’indagine.
Lo scorso 9 settembre un operatore ecologico, dipendente dell’impresa Puccia, azienda che ha in appalto il servizio d’igiene ambientale in città, ha presentato una querela contro ignoti per furto. L’uomo, G.F., 43 anni, ha raccontato che il 31 agosto procedente mentre si trovava in servizio in Via Resistenza Partigiana, era entrato in un esercizio commerciale del luogo per andare alla toilette, ed aveva appoggiato la scopa in dotazione al muro antistante il negozio, lasciandola per pochi minuti incustodita. Quando era uscito non aveva più trovato l’attrezzo da lavoro. Inutili le ricerche nonostante per alcuni giorni avesse cercato in tutti gli angoli dell’arteria. Dalla denuncia presentata al Comando di Polizia Locale, si è messo in moto il Nucleo di Polizia Giudiziaria, in atto coordinato dal tenente Ignazio Bonomo, che ha avviato le indagini, acquisendo anche immagini dalle telecamere di videosorveglianza attive nella zona. Dai riscontri visivi è emerso che un collega dell’operatore-vittima, dopo essere sceso da un auto compattatore dello stesso servizio, con destrezza, si è avvicinato al posto dove era stato poggiato l’attrezzo da lavoro e, dopo averlo prelevato, velocemente, lo ha portato via. Le immagini sono state sottoposte alla visione della presunta parte lesa che ha riconosciuto l’autore del furto in A.S., 50enne. Prima di presentare querela, la vittima, pensando si trattasse di uno scherzo, ha atteso alcuni giorni sperando che la scopa gli venisse restituita ma inutilmente.
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