La Polizia Locale ha dato il proprio contributo agli studenti dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Verga”, diretto dal professore Alberto Moltisanti, impegnati in un PON(Programma Operativo Nazionale) del Ministero dell’Istruzione dal titolo “Scimmia nuda allo specchio”. Gli allievi hanno lavorato sulla sicurezza stradale, in particolare sull’uso del cellulare alla guida di un veicolo, realizzando un reportage molto interessante e, purtroppo, veritiero.
E’ stato il comandante, Rosario Cannizzaro, a incontrare gli studenti delle quarte e quinte classi, coordinati dall’esperto, prof. Emanuele Guerrieri, e dalla tutor d’aula, prof. Maria Agosta. Nel reportage sono state riportate immagini realizzate dal gruppo di studio in città, dove emergono automobilisti, conducenti di bus, motociclisti, ciclisti che circolavano per le principali arterie utilizzando il cellulare, foto correlate dagli articoli del codice della strada trasgrediti.
“Siamo partiti – ha spiegato il professore Guerrieri – da un articolo giornalistico che parlava dei controlli su questo fronte operati a Modica proprio dalla polizia locale. Di lì abbiamo sviluppato il progetto”.
Gli studenti hanno rivolto dei quesiti dal Comandante Cannizzaro. Sono stati analizzati tutti gli aspetti di questa norma ma si è parlato anche di segnaletica stradale, dell’uso del casco e della cintura di sicurezza.
“I dati che mi sono stati posti dagli studenti – spiega Cannizzaro – confermano, in buona sostanza, quella che è la tendenza a livello nazionale. Ho fatto rilevare in aula come, secondo le statistiche, ogni anno la distrazione alla guida di un veicolo è la causa di quasi il 20% degli incidenti sulle nostre strade. Prevalentemente la principale causa di distrazione sono proprio gli smartphone. Smanettare sul cellulare durante la guida dimezza i tempi di reazione (ammesso che si faccia in tempo a rendersi conto di un ostacolo o di un pedone). Anche i modi sono peggiorati: se prima, infatti, gli automobilisti si limitavano a parlare al telefono senza utilizzare l’auricolare, ora guidano con gli occhi quasi costantemente puntati sulle chat. Credo, e l’ho detto agli allievi, che sia urgente rendere più severe le sanzioni”.
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