IL VIGILE URBANO
Il Vigile Urbano, come tutti gli uomini, è un impasto di Santo e peccatore, fra tutti è il più desiderato.
Una creatura senza nome;
è chiamato “Signore” quanto ci è davanti, “Bastardo” appena ci volta le spalle.
Deve essere diplomatico, capace di distinguere le persone e dare a ciascuno l’impressione di essere il vincitore.
Se è cortese è un adulatore, altrimenti è un maleducato.
Se è elegante è un vanitoso, se è trasandato è zotico.
Deve prendere decisioni che ad un avvocato richiede un mese,
se si affretta è un negligente, se va con i piedi di piombo è un pigro.
Il Vigile Urbano deve arrivare primo sul posto di un incidente e deve emettere sentenze infallibili:
deve essere capace di attivare un respiro fermato, di arrestare un emorragia, di cucire una ferita, altrimenti aspettarsi di essere citato in giudizio.
Deve conoscere ogni arma, sparare in corsa e colpire dove non fa male,
essere capace di neutralizzare due uomini grossi il doppio di lui, con la metà dei suoi anni, senza peraltro essere brutale.
Se siete voi a colpirlo per primo, è un vigliacco,
se è lu,i invece, è un violento.
Deve fare le multe a tutti, ma deve distinguere tra le auto quelle degli amministratori;
da un capello deve riuscire a descrivere un delitto, chi è il criminale e dove si nasconde,
se poi lo cattura è solamente fortunato,
se non ci riesce invece, è solamente un incapace.
Se è promosso, ha degli appoggi politici, altrimenti è un inetto e non vale due soldi.
Il Vigile Urbano, deve esse un Sacerdote, un Assistente sociale,
Un diplomatico, uno psicologo, un simpatico ragazzo, un gentiluomo e deve anche essere un genio per riuscire a mandare avanti una famiglia,
con lo stipendio da Vigile Urbano.
I vigili urbani d’Italia